Domanda/offerta nel lavoro

Su questo social giustamente capita di imbattersi in una marea di post sul mondo del lavoro, alcuni seri, altri meno ma che lanciano comunque spunti interessanti su cui riflettere. Sono due le cose che principalmente emergono da essi:  

◼️La metodologia di #recruiting che spesso non pone attenzione al lato umano. Ormai nelle selezioni ci sono fredde macchine che analizzano i #cv, nella ricerca di #keyword in ottica #seo. Sono, invece, la minoranza coloro che danno maggiore attenzione alle persone rispetto a un cv, tra questi vi è @Marco Sepertino. 

◼️La distanza, a volte abissale, tra le assurde richieste delle aziende e quelle dei lavoratori che puntano a un minimo di benessere.   

Pubblicità McDonalds'

Leggendo numerosi annunci viene persino da sorridere, anche se ci sarebbe da piangere. Non è infatti proprio umanamente possibile, talvolta, riuscire a possedere l’infinito elenco dei requisiti richiesti. Mi domando spesso difatti se esistono candidati che corrispondono a questi assurdi annunci di #lavoro.  

Ora la mia è un’esagerazione ma solitamente si ricercano ventiquattrenni laureati con esperienza pluriennale nel settore, che abbiano competenze che spaziano dal disegno grafico al saper risolvere equazioni di quarto grado per uno stage di 10 mesi a 600 euro al mese.  

Quello che dovrebbero iniziare a capire le aziende è che bisogna mettere al centro le persone, senza le quali non andrebbero mai da nessuna parte. In quest’ottica è importante qualsiasi strategia legata all’#employerbranding, da cui ne trarrebbe vantaggio l’immagine aziendale.  

Un dipendente soddisfatto, infatti, non solo è una risorsa felice e maggiormente produttiva, ma è anche un influencer capace di diffondere ai propri conoscenti una percezione favorevole dell’azienda, attraendo così altri candidati desiderosi di lavorare con piacere.  

@McDonald’s in Belgio nel 2018 ha lanciato la campagna pubblicitaria McMistakes nella quale i prodotti iconici della catena sono stati presentati in un #packaging errato.  

Ads Errori McDonald's
Pubblicità errori McDonald's

Gli annunci, che celebrano la cultura dell’errore e il valore dell’esperienza formativa, si rivolgono agli studenti che lavorando per poche ore la settimana possono guadagnare quel tanto che basta per pagarsi gli studi o qualche sfizio.  

L’azienda specifica chiaramente che non sono richieste esperienze e che non ha importanza se si è un poco maldestri perché l’idea di base è che gli errori sono inevitabili, specie quando non si ha esperienza, e fanno parte del percorso di crescita di ognuno di noi.  

Tu che ne pensi? 💬